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SACCO E VANZETTI, CASO
(1920-1927). Controverso caso giudiziario statunitense, che coinvolse due immigrati italiani di tendenze anarchiche, Nicola Sacco (Torremaggiore 1881) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto 1888). Arrestati il 5 maggio 1920 con l'accusa di un doppio omicidio a scopo di rapina, avvenuto in un'officina di South Baintree (Boston), nonostante l'asserita insufficienza di prove furono condannati a morte il 14 luglio 1921. Il processo si svolse nel clima di tensioni sociali e di panico antiradicale e xenofobo che percorse gli Usa negli anni 1920-1921. A difesa dei due imputati, e per una successiva revisione della sentenza, si mobilitò l'opinione pubblica internazionale, dando origine a uno tra i principali episodi di protesta civile del periodo. Le rivendicazioni di innocenza restarono tuttavia inascoltate dalle autorità politiche e giudiziarie del Massachusetts, che rifiutarono di riaprire il processo. Sacco e Vanzetti furono giustiziati il 23 agosto 1927. Vennero riabilitati soltanto più di mezzo secolo dopo.
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